Già prima che comparisse il linguaggio verbale, l’uomo per la sua comunicazione si è affidato al “segno” imprimendo scene di caccia sulle pareti delle caverne allo scopo di tramandare tecniche ed emozioni. Nel corso dei secoli la comunicazione ha subito un’evoluzione strabiliante che è sfociato in un ambito disciplinare articolato, complesso ed efficace.

Nello specifico campo della grafica editoriale, il designer si concentra nell’impaginazione di libri, giornali, riviste e cataloghi e segue il prodotto  fino alla messa in macchina interloquendo con autori, pubblicisti, tecnici, tipografi.

La copertina è naturalmente l’elemento principale di una pubblicazione perché, oltre a contenere gli elementi essenziali, deve instaurare il primo rapporto con il lettore stuzzicando il suo interesse.

Ma il grafico editoriale deve anche possedere capacità tecniche specifiche. La conoscenza di alcuni programmi di impaginazione, illustrazione è essenziale come anche una profonda conoscenza di aspetti tecnici, come i metodi di impaginazione, i materiali, ecc.

Infine, ormai la grafica editoriale non è più solamente cartacea, ma anche, e soprattutto, digitale. Per questa ragione occorrono anche discrete conoscenze informatiche, sufficienti per creare pubblicazioni elettroniche che nulla hanno da invidiare a quelle stampate.

Alcuni progetti

“That’s been one of my mantras — focus and simplicity. Simple can be harder than complex; you have to work hard to get your thinking clean to make it simple.”
STEVE JOBS - APPLE
“I think if you do something and it turns out pretty good, then you should go do something else wonderful, not dwell on it for too long. Just figure out what’s next.”
STEVE JOBS - APPLE